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  Impariamo dalla Parola di Dio

Perché Dio mandò Gesù sulla terra?

Perché Dio mandò Gesù sulla terra?

Questo articolo affronta delle domande che forse vi siete posti anche voi e mostra in quali punti della Bibbia potete trovare le risposte. I testimoni di Geova saranno felici di considerare queste risposte con voi.

1. Dov’era Gesù prima che Dio lo mandasse sulla terra?

Prima di nascere a Betleem, Gesù era un essere spirituale che viveva in cielo. Fu la prima opera creativa di Dio e l’unico a essere stato creato direttamente da Lui. Per questo viene definito l’unigenito Figlio di Dio. Quando era in cielo, parlò spesso in qualità di rappresentante di Dio. Ecco perché viene chiamato “la Parola”. Inoltre collaborò con Dio alla creazione di tutte le altre cose. (Giovanni 1:2, 3, 14) Gesù visse con Dio in cielo per ere incalcolabili prima della creazione dell’umanità. — Leggi Michea 5:2; Giovanni 17:5.

2. In che modo Dio mandò suo Figlio sulla terra?

Geova, tramite lo spirito santo, trasferì la vita di Gesù dal cielo al grembo di Maria. Quindi Gesù nacque senza l’intervento di un padre umano. Degli angeli annunciarono la sua nascita ad alcuni pastori della zona, che la notte badavano alle greggi all’aperto. (Luca 2:8-12) Gesù, pertanto, non nacque in pieno inverno ma probabilmente agli inizi di ottobre, quando le temperature erano ancora miti. In seguito Maria e suo marito Giuseppe lo portarono a casa loro, a Nazaret. Fu lì che Gesù crebbe. Giuseppe, suo padre adottivo, si prese cura di lui. — Leggi Matteo 1:18-23.

Quando aveva circa 30 anni, Gesù si battezzò, e Dio disse pubblicamente che era suo Figlio. Gesù iniziò poi l’opera per cui Dio lo aveva mandato. — Leggi Matteo 3:16, 17.

 3. Perché Dio mandò Gesù sulla terra?

Dio mandò Gesù perché insegnasse la verità. Gesù predicò il Regno di Dio, un governo celeste che porterà la pace su tutta la terra. Offrì agli uomini la speranza della vita eterna. (Giovanni 4:14; 18:36, 37) Inoltre diede molti consigli su come trovare la vera felicità. (Matteo 5:3; 6:19-21) Insegnò anche con l’esempio. Mostrò come fare la volontà di Dio pure in circostanze difficili. Quando fu maltrattato, non cercò di vendicarsi. — Leggi 1 Pietro 2:21-24.

Gesù insegnò ai suoi seguaci un amore basato sull’altruismo. Ubbidendo umilmente al Padre, rinunciò alla posizione straordinaria che aveva in cielo e venne a vivere sulla terra tra gli uomini. Nessuno meglio di Gesù avrebbe potuto insegnarci cos’è l’amore. — Leggi Giovanni 15:12, 13; Filippesi 2:5-8.

4. Cosa rese possibile Gesù con la sua morte?

Dio mandò Gesù sulla terra anche perché morisse per i nostri peccati. (Giovanni 3:16) Siamo tutti peccatori, ovvero creature imperfette segnate dal peccato. Questo è il motivo per cui ci ammaliamo e moriamo. Il primo uomo Adamo, invece, era perfetto. Dato che in lui non c’era peccato, aveva la prospettiva di non ammalarsi mai e di non morire. Disubbidì però a Dio e perse la perfezione. Noi abbiamo ereditato da Adamo il peccato e il relativo “salario”, la morte. — Leggi Romani 5:12; 6:23.

Essendo un uomo perfetto, Gesù non morì per i suoi peccati. Morì per i nostri peccati. Grazie alla sua morte possiamo essere benedetti da Dio e avere la vita eterna. — Leggi 1 Pietro 3:18.