8 GENNAIO 2021
DAL MONDO
Campagna speciale di novembre 2020: “un evento indimenticabile” che ha incoraggiato i fratelli in tutto il mondo
L’opera di predicazione che abbiamo svolto nel mese di novembre 2020 rimarrà nella storia dei Testimoni di Geova. La pandemia ha costretto la maggioranza di noi a rimanere chiusi in casa, e abbiamo dovuto cambiare temporaneamente i metodi di predicazione che eravamo abituati a usare. Nonostante questo, siamo riusciti a svolgere una campagna mondiale per far conoscere il Regno di Dio. In tutto il mondo milioni di proclamatori si sono impegnati per distribuire La Torre di Guardia n. 2 del 2020 ad attività commerciali, autorità, insegnanti, amici, familiari e altri. Quest’opera ha contribuito a far conoscere la verità a chi era disposto ad ascoltare, ma ha anche rallegrato e rafforzato spiritualmente chi vi ha partecipato.
Ecco alcuni commenti ed esperienze dai nostri fratelli e sorelle di tutto il mondo.
AUSTRALASIA
In Australia, la diciottenne Lucinda Furkin, che si è battezzata da poco, ha scritto: “Nonostante i gravi problemi di salute che ho avuto nel periodo della campagna, ho sentito che Geova mi incoraggiava, mi teneva per mano e mi dava la forza necessaria per perseverare”.
Un padre in Nuova Zelanda descrive come la campagna ha aiutato la sua famiglia: “Abbiamo quattro figlie di 7, 9, 11 e 13 anni, e abbiamo notato che considerare la campagna come un incarico assegnato a ciascuno di noi dal nostro Padre amorevole, Geova, ci ha aiutato a continuare a partecipare quotidianamente al ministero”.
BOTSWANA
Kagiso e Lydia Marumo, che servono nella circoscrizione, hanno inviato delle copie elettroniche della rivista a dei loro parenti non Testimoni. Hanno ricevuto diversi messaggi di ringraziamento. Una parente di Kagiso, che è medico, ha detto che la rivista è arrivata proprio al momento giusto. Ha spiegato che alcuni suoi pazienti si facevano domande su argomenti spirituali, e che i suoi stessi figli avevano avuto a che fare con l’occultismo. Kagiso e Lydia l’hanno contattata e hanno iniziato uno studio biblico con lei quella stessa sera. Ora studiano insieme due volte alla settimana.
CANADA
Soroya Thompson, una pioniera dell’Ontario, ha scritto: “Questa campagna mi ha aiutato a concentrarmi di nuovo su ciò che è più importante, e su quanto lavoro ci sia ancora da fare. Mi ha anche ricordato che Geova ci ama e che davvero non vuole che nessuno sia distrutto. Tenere a mente questo mi ha spinto a impegnarmi ancora di più durante la campagna”.
Una sorella della Columbia Britannica ha detto: “In questo periodo così stressante ho deciso di impegnarmi come pioniera ausiliaria per combattere i sentimenti negativi. Questo mi ha aiutato a stare meglio, e ha aiutato anche la mia famiglia”.
La filiale del Canada riferisce che la campagna ha contribuito a unire le famiglie. Ha anche fatto sentire i bambini utili nel ministero, perché hanno partecipato scrivendo lettere semplici, aiutando la famiglia a preparare le buste, attaccando i francobolli e cercando gli indirizzi.
FINLANDIA
Il fratello e la sorella Tuomisto, che servono nella circoscrizione, hanno detto: “Qui al nord novembre è il periodo più buio dell’anno. Perciò i fratelli e le sorelle, soprattutto i pionieri, sono stati contenti di partecipare alla campagna, che ha portato luce nell’oscurità”.
Dopo aver mandato la rivista a un conoscente, una coppia ha ricevuto una lettera di ringraziamento che in parte diceva: “Oggi [stavo leggendo il libro biblico] di Giacomo. Dice che la fede senza le opere è morta. Da sempre i Testimoni di Geova contattano le persone individualmente spiegando e insegnando la Bibbia. Compiono opere che rafforzano la fede”.
GRECIA
La filiale della Grecia ha commentato: “Per molti la pandemia, le conseguenti restrizioni e il lockdown sono causa di stress. E questa campagna è stata proprio quello che ci voleva per trovare sollievo. In tanti hanno definito la campagna come una sorta di ‘oasi spirituale’”.
La sorella Suzie Kontargiri ha deciso di servire come pioniera ausiliaria nonostante abbia problemi di salute e viva in una famiglia religiosamente divisa. Ha detto: “La campagna ha fatto sparire i miei pensieri negativi. La mattina mi alzavo felice, facevo i lavori di casa, cucinavo, mi prendevo cura di mio marito e poi cominciavo il servizio. Mio marito, che non è Testimone, spesso mi chiedeva: ‘Niente servizio oggi?’, perché si era abituato a vedermi predicare con gioia insieme alle sorelle”.
GIAPPONE
La sorella Tamaki Hirota ha scritto delle lettere alle autorità. Ha commentato: “Geova è stato il primo a usare le lettere per dare testimonianza. Ha scritto 66 lettere indirizzate all’umanità, che gli esseri umani continuano a leggere da moltissimo tempo per avvicinarsi a lui. Geova sa quanto sia efficace questo metodo. Questa campagna è stata un evento indimenticabile”.
SRĪ LANKA
Le sorelle Meharaja Vijaya e Imayanathan Amutha erano state incaricate per errore di scrivere allo stesso indirizzo. Il destinatario ha buttato via la prima lettera senza nemmeno aprirla. Poi ha visto la seconda, e così ha pensato che quel messaggio doveva essere molto importante visto che era stato inviato due volte. Ha letto la rivista, ha chiamato la sorella che aveva inviato la seconda lettera e ha accettato uno studio biblico.
Una funzionaria pubblica ha chiamato la filiale dello Srī Lanka dopo aver ricevuto la rivista. Ha detto che, nonostante fosse cristiana, non aveva mai incontrato i Testimoni di Geova. Dopo essersi espressa in modo positivo circa il contenuto della rivista e del nostro sito, ha chiesto: “Come faccio a diventare testimone di Geova?” È stato subito organizzato che qualcuno la contattasse.
STATI UNITI D’AMERICA
Un proclamatore di 13 anni che frequenta una scuola dove si discute spesso di politica ha spiegato in che modo la campagna di novembre gli è stata utile: “Mi ha dato più sicurezza per spiegare ai miei insegnanti perché sono politicamente neutrale. E questo ha rafforzato molto la mia fede”.
La sorella Margit Haring ha provato sentimenti simili. Ha scritto: “Sono riuscita a rafforzare il mio coraggio e il mio zelo. Inizialmente il solo pensiero di parlare con negozianti e funzionari pubblici mi faceva sentire agitata. Imparare a difendere con mitezza ciò in cui credo è un ottimo allenamento per il futuro”.
Un anziano ha detto: “Mi ha particolarmente colpito vedere quanti fratelli e sorelle hanno servito come pionieri nonostante gravi problemi di salute. Potevano pensare che non era un obiettivo alla loro portata. Invece hanno colto l’opportunità di partecipare pienamente alla campagna. La gioia e la gratitudine che hanno espresso per Geova e per i fratelli hanno fatto commuovere tutti”.
Ci sarebbero moltissimi altri commenti ed esperienze da tutto il mondo, troppi per menzionarli tutti. È stata una vera gioia portare a milioni di persone il messaggio del Regno (Giovanni 15:11).